La nostra storia 

Sulle rive del torrente Cervo ebbe inizio in epoca medie­vale l'attività proto-industriale della città di Biella, in virtù dell'energia idraulica ricavata dai salti d'acqua. Gli edifici dell'Immobiliare Lanificio Maurizio Sella, conser­vati oggi in gran parte nella loro forma originaria, testi­moniano l'evoluzione dall'artigianato all'industria relati­vamente ai diversi modi di lavorazione della materia prima e alle relative tipologie edilizie avvicendatesi nel corso di almeno sette secoli. 

 
 
 

Documenti d'archivio permettono agli studiosi di archeologia industriale di ricostruire la storia architetto­nica di questo complesso di edifici e delle funzioni cui, nel corso del tempo, sono stati adibiti.

Le prime citazioni, fra il Duecento e il Trecento, si riferiscono ad un mulino. Nei secoli successivi sono stati poi menzionati il "battitore da carta di Angelo Mondella”, la "pesta da canapa" e la presenza di una "ferriera".

Nel 1695 la Congregazione del Santuario d'Oropa fa eri­gere in questo sito un "Albergo di virtù col traffico di sete e lane con annesso filatoio di seta”, a cui è dedicata una delle due lapidi apposte all’ingresso del Lanificio. La seconda, in marmo bianco, venne posta dopo la per­manenza del Re Umberto I in casa Sella, nell’agosto del 1880, e la sua visita nel Lanificio a Rosa Sella, madre di Quintino. La lapide descrive le attività lì svolte grazie all'energia fornita dall'acqua, sintetizzando efficacemente la storia di questi antichi edifici lungo il Torrente Cervo, e ricorda la parte che ebbero i regnanti nel favorire lo sviluppo dell'attività manifatturiera. 

Negli anni tra il 1835 e il 1849 tutti gli immobili, con i relativi diritti sui salti d'acqua, vengono acquistati da Maurizio Sella per impiantarvi i nuovi macchinari tessili. Nel 1867 il Lanificio, sotto la guida dei figli Giuseppe Venanzio e Quintino Sella, costruisce a monte dei preesistenti edifici un grande immobile multipiano di tipo "manchesteriano" da adibirsi a tessitura.

 
 

Il lani­ficio continuerà successivamente ad essere guidato dai nipoti e pronipoti di Maurizio, fra cui in particolare ricor­diamo la figura di Carlo Sella. È per sua iniziativa che, dopo la prima guerra mondiale, sorge l'Idroelettrica Maurizio Sella con l'impianto per la produzione di ener­gia nell'Alta Valle di Andorno e impianti sussidiari pres­so la Filatura di Tollegno (sempre da lui fondata) e nello stesso Lanificio Maurizio Sella.

L'Idroelettrica venne nazionalizzata nel 1963, mentre l'attività tessile del Lanificio cessò all'ini­zio degli anni '60. I figli di Quintino e di Giuseppe Venanzio fra cui Gaudenzio, fondatore della Banca Sella, e Vittorio, alpinista e fotografo, nacquero tutti nel­l'abitazione della famiglia all'interno del lanificio. La famiglia in seguito trasferì la sua residenza sulla retro­stante collina del monastero di San Gerolamo acquista­ta nel 1864.

 

“Un luogo è prima di tutto un’esperienza e LMS è proprio questo: lo spazio dove l’innovazione vive.”

 
 
 

Il "Lanificio Maurizio Sella", oggi di proprietà di Banca Sella, è stato oggetto negli ultimi anni di importanti lavo­ri di restauro conservativo che hanno anche riportato in vita l'antico giardino sul torrente. Oltre alla Fondazione Sella con i suoi archivi, vi hanno sede il Centro elabora­zione dati e l'Università aziendale del Gruppo Sella. 

 
 

La nostra missione

Il Lanificio Maurizio Sella è un luogo fisico che interpreta e propone gli spazi in maniera innovativa, favorendo il percorso comune tra esperienze diverse - umane, imprenditoriali, professionali - capace di generare un valore superiore alla somma delle stesse.

Il Lanificio Maurizio Sella è un Open Innovation Center, format studiato e realizzato per consentire la valorizzazione delle specifiche vocazioni e prospettive produttive del territorio, contribuendo all'innovazione di tutto l'ecosistema locale mediante una logica partecipativa e orizzontale, luogo catalizzatore delle energie creative e da veicolo di diffusione delle innovazioni generate.